Presentazione del volume: Un «Ponte» per la democrazia Lettere 1937-1956

EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA

In collaborazione con Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e Centro Studi Piero Gobetti

Mercoledì 21 aprile alle ore 17,30

verrà presentato il volume

Norberto Bobbio – Piero Calamandrei
Un «Ponte» per la democrazia
Lettere 1937-1956

a cura di Marcello Gisondi

Saluti di Giulio Conticelli (Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea) e Pietro Polito (Centro Studi Piero Gobetti)

Ne discutono

Silvia Calamandrei, Biblioteca Comunale di Montepulciano e Archivio Storico “Piero Calamandrei”

Alessio Panichi, Johns Hopkins University

Maurizio Viroli, professore emerito Princeton University

Modera Stefania Mazzone, Università di Catania

sarà presente il curatore

Per registrarsi all’incontro e ricevere il link di accesso a Zoom, inviare una mail all’indirizzo: editoriale@storiaeletteratura.it

l’incontro sarà inoltre trasmesso in streaming sulla pagina Facebook delle Edizioni di Storia e Letteratura: clicca qui

e successivamente caricato sul canale Youtube: clicca qui

Dal 21 al 28 aprile inclusi il libro sarà scontato del 30% se acquistato tramite il sito delle Edizioni di Storia e Letteratura: clicca qui.

Il carteggio tra Norberto Bobbio e Piero Calamandrei, figure fondamentali della cultura e della politica italiana del Novecento, consente di ricostruire alcuni retroscena della stagione della rivista «Il Ponte» e della rinascita democratica dopo la Seconda guerra mondiale: il disperdersi e propagarsi della rete azionista, i tentativi di dialogo fra socialismo liberale e comunisti, il ruolo delle nuove riviste nel tenere vivo lo «spirito della Resistenza». Nella confidenza di un colloquio fra amici, emergono gli interessi comuni, l’attenzione alle nuove correnti filosofiche e giuridiche, la difesa della cultura liberale dei diritti, le speranze nel laburismo inglese, i timori per il nascente assetto globale della Guerra Fredda, l’interesse per il socialismo cinese, l’impegno in difesa di Danilo Dolci e delle sue battaglie per il lavoro e il rispetto della Costituzione, la preoccupazione per le inerzie fasciste nel nascente sistema giudiziario repubblicano. Nel corso degli anni, dall’ammirazione reciproca nascerà una profonda amicizia, che farà dire a Bobbio di Calamandrei: «era quello che avrei voluto essere». Pur con piglio e attitudini diverse, i due vivranno l’immediato dopoguerra come un periodo di impegno ineludibile, di cui il carteggio ci restituisce in controluce le speranze, i timori e le ragioni ideali.