Comunichiamo che la giuria del Secondo Premio Giulia Cavallone, presieduta dal cons. Giovanni Salvi, già PG presso la Corte di Cassazione e composta dalla prof.ssa Cristina Mauro e dal prof. Vittorio Manes, dopo aver selezionato una ristretta rosa di candidati ritenuti più meritevoli, ha deliberato, all’unanimità, di assegnare il Premio in oggetto alla dr.ssa Laura De Stradis, dottoranda presso l’Università del Salento con una tesi su “Intelligenza artificiale, responsabilità degli enti e modelli 231. Verso una nuova corporate compliance per la prevenzione del rischio-reato”.
La Giuria ha deliberato, all’unanimità, di assegnarle il Premio alla dr.ssa Laura De Stradis con la seguente motivazione:
“Il progetto di ricerca della dr.ssa Laura De Stradis è molto completo e articolato. Esso riguarda le possibili applicazioni dell’Intelligenza Artificiale (IA) per fini di prevenzione del rischio-reato nell’ambito della responsabilità degli enti.
Il tema della IA riscuote da tempo notevole interesse e non è forse un caso che già nella I edizione del Premio Cavallone sia stato selezionato un progetto volto ad indagare le intersezioni tra IA e diritto. Numerosi studi, in Italia e all’estero, hanno riflettuto sulle possibili implicazioni dell’IA sul piano del diritto amministrativo, del diritto privato, del diritto processuale e non ultimo del diritto penale sostanziale. Oltre a sottolinearne i rischi in ordine alla salvaguardia dei diritti fondamentali, la più recente letteratura ha evidenziato le opportunità che il ricorso alle tecniche di intelligenza artificiale dischiude sia nell’ambito del settore pubblico sia nell’ambito del settore privato.
Il progetto di ricerca proposto dalla dr.ssa De Stradis si colloca idealmente su questo secondo versante, indagando secondo una prospettiva equilibrata e in forme originali il modo in cui l’intelligenza artificiale può inserirsi nel sistema della compliance aziendale, ottimizzando le chances di prevenzione del rischio-reato, con particolare riferimento ai reati finanziari, e apportando un contributo in chiave di innovazione digitale. In particolare, si legge nel progetto che lo studio “si focalizzerà in particolar modo sul ruolo dei modelli di organizzazione, gestione e controllo del rischio-reato, cuore pulsante del sistema 231 e chiave di volta per la comprensione della vocazione preventiva del sistema della corporate criminal liability, nonché per la valorizzazione del profilo della rimproverabilità dell’ente, nel rispetto del principio di colpevolezza ex art. 27, comma 1, Cost. Puntuali riferimenti comparatistici forniranno, inoltre, le basi per i successivi spunti di riflessione in ordine all’opportunità e ai limiti di una svolta digitale della corporate compliance”.
La buona conoscenza di due lingue straniere e le pregresse esperienze di ricerca all’estero inducono a ritenere che il soggiorno di studio programmato presso l’Universidad de Castilla – La Mancha possa contribuire proficuamente al conseguimento degli obiettivi scientifici sottesi al progetto di ricerca.
Conclusivamente, la Commissione esprime un giudizio molto favorevole sul profilo accademico e scientifico della dr.ssa De Stradis, nonché sulla qualità del progetto di ricerca, che affronta con originalità di impostazione e metodo rigoroso un tema di grande attualità e rilevanza sociale”.
Il Presidente della Fondazione, avendo preso visione delle numerose domande pervenute, ne ha apprezzato la qualità e si rallegra per il futuro della formazione penalistica in Italia.
Anche per questo desidera ringraziare tutti coloro che hanno partecipato fornendo un quadrovividissimo delle ricerche nelle vostre materie di elezione e delle vostre molteplici relazioni
internazionali.